Immaginare la lettura e restituirla in immagini è quasi un'esperienza sinestetica.
La fotografia diventa così forma espressiva che apparentemente non aggiunge nulla al piacere di leggere, ma in realtà contribuisce a sostenere e spiegare la fame quotidiana di storie narrate, e a ricordarci, che "la letteratura è ancora quella metafora della vita che continua a riunire in uno spazio comune chi legge e chi ascolta per partecipare ad un mistero, per far nascere una storia che almeno per un momento ci curi con la parola." (Maria Teresa Andruetto).
Le immagini (e le parole) sono i segni di un lungo e personale viaggio che inizia e termina dentro una biblioteca, e attraversa gli infiniti immaginari narrativi di bambini e ragazzi, restituendo fili di storie che si dipanano tra librerie, scuole, teatri e parchi.
L’intreccio di questi fili si trasforma in un metafisico e personale atlante del mondo che prova a raccogliere e rappresentare il complesso paradigma di emozioni e ragioni che governa e arricchisce il mondo di piccoli e grandi lettori.